Giza: Scoperte Sotto le Piramidi e l’Eco di “Dingir”
Recenti ricerche condotte da un team italo-scozzese, guidato da Corrado Malanga dell’Università di Pisa e Filippo Biondi dell’Università di Strathclyde, hanno utilizzato la tecnologia radar SAR (Synthetic Aperture Radar) per esplorare le profondità sotto la Piramide di Chefren.
I risultati suggeriscono la presenza di strutture sotterranee complesse, tra cui camere multiple e passaggi interconnessi, che potrebbero estendersi per centinaia di metri sotto la superficie.
(turkiyetoday.com)
Tuttavia, è importante notare che queste affermazioni sono oggetto di dibattito nella comunità scientifica. Alcuni esperti, come l’archeologo Zahi Hawass, hanno espresso scetticismo riguardo a queste scoperte, sottolineando la necessità di ulteriori verifiche e studi approfonditi.
(factcheck.afp.com)
“Dingir”: Un’Eco Narrativa delle Scoperte
Nel capitolo 8 del mio libro Dingir, intitolato “Giza. Operazione ‘Ancient Portal'”, descrivo una missione in cui un team di esploratori scopre un antico portale nascosto proprio sotto la Piramide di Chefren. Le descrizioni di camere segrete, simboli luminosi e mappe stellari olografiche trovano una sorprendente risonanza con le recenti teorie sulle strutture sotterranee di Giza.
“Avanzarono con passo lento e silenzioso, consapevoli di addentrarsi in una realtà sconosciuta e imprevedibile.”
“Sembrava che il tempo si fosse fermato in quel luogo dimenticato dall’umanità, un’atmosfera unica di mistero e incanto li avvolgeva.”
“Le pareti intorno a loro iniziarono a emettere una luce tenue e pulsante. I simboli incisi sui blocchi di pietra iniziarono a brillare…”
“Era come se quella raffigurazione fosse il segno di un’antica connessione tra il mondo terreno e il cosmo, un legame profondo tra l’umanità e le forze celesti.”
“L’improvvisa apparizione, sospesa nell’etere come un ologramma, di una straordinaria mappa stellare che si dispiegò di fronte ai loro occhi increduli.”
“Ogni movimento delle loro mani svelava segreti cosmici, mondi sconosciuti e connessioni interstellari che sembravano appartenere alla fantasia.”
“«Potrebbe davvero rivoluzionare tutto ciò che sappiamo sull’universo. Forse ci permetterà finalmente di valicare i nostri attuali orizzonti e gettare lo sguardo su mondi che credevamo impossibili da esplorare.»”
Queste citazioni dal romanzo evocano non solo un senso profondo di mistero e connessione cosmica, ma anche la meraviglia ancestrale di chi si trova di fronte a un enigma millenario.
Riflessioni dall’autore:
Cosa accade quando la finzione anticipa la scoperta?
Scrivendo il capitolo “Giza. Operazione ‘Ancient Portal'” mi sono chiesto cosa potrebbe nascondersi davvero sotto la sabbia egiziana. E se ciò che chiamiamo mito fosse in realtà il ricordo distorto di una tecnologia perduta?
Nel cuore del mio romanzo c’è una domanda:
“E se non fossimo stati soli nel costruire la nostra civiltà?”
Una domanda che risuona ogni volta che archeologi, scienziati o visionari riportano alla luce strutture o simboli che sembrano sfidare la nostra comprensione storica.
Non si tratta solo di fantasia.
La fantascienza, dopotutto, è un linguaggio con cui possiamo esplorare ciò che la scienza ancora non sa spiegare. Un modo per connettere ciò che abbiamo dimenticato con ciò che potremmo ancora scoprire.
Perché Giza?
Giza è molto più che un sito archeologico.
È un simbolo planetario, un nodo energetico, una firma enigmatica impressa sulla Terra da una civiltà che forse non conosciamo ancora davvero.
Le sue geometrie, il suo allineamento con le stelle, le sue proporzioni matematiche… tutto lascia intendere che ciò che vediamo sia solo la superficie di qualcosa di molto più antico e profondo.
Conclusioni
Le indagini sotto la Piramide di Chefren aprono nuove possibilità di comprensione della storia e dell’architettura antica. Sebbene le scoperte siano ancora oggetto di discussione, esse stimolano l’immaginazione e la curiosità — qualità fondamentali anche nella narrativa di Dingir, dove la realtà e il mito si fondono per dare vita a un’avventura che attraversa spazio, tempo e coscienza.
“Tra segreti sepolti e memorie risvegliate, il firmamento stesso sembrava trattenere il respiro, in attesa dell’evolversi degli eventi in quell’incantevole luogo senza tempo.”
Perché Leggere Dingir?
La saga di Sergio Palermo è un invito a guardare alla storia con occhi nuovi. È dedicata a chi:
- 🔍 Si chiede perché culture separate da oceani raccontino gli stessi “dèi”.
- 🚀 Sogna un’archeologia rivoluzionaria che unisca misteri antichi e viaggi interstellari.
- 🧬 Dubita che l’Homo sapiens sia frutto del caso, ipotizzando un’origine da un incrocio genetico straordinario.
In Dingir: Il risveglio della vita, ogni pagina è un invito a ripensare il passato e a immaginare un futuro in cui scienza, mito e fantascienza si intrecciano per rivelare segreti dimenticati.
“Perché leggere è come viaggiare: a volte, basta un libro per cambiare la prospettiva su tutto.” – Sergio Palermo
